
TERAPIA OCCUPAZIONALE

L’Osteopatia pediatrica si occupa delle patologie dei bambini, dal neonato all’adolescente attraverso il trattamento manuale con tecniche manipolative dolci, non invasive.
Il trattamento osteopatico ha lo scopo di ridurre la sintomatologia dolorosa, lo stato di irritabilità che lo stato di malattia causa, di recuperare la funzione dove sia alterata, di favorire il recupero di un buono stato di salute intervenendo sui meccanismi di autoregolazione dell’organismo.
Tra le patologie tipiche del neonato e trattate con buon successo dall’osteopatia si annoverano: colichette, reflusso gastresofageo, disturbi respiratori, plagiocefalia posizionale, torcicollo , disturbi del sonno ecc.
Per quanto riguarda le patologie dell’età evolutiva, l’Osteopatia pediatrica si rivolge a quei disturbi che riguardano dolori alla schiena, agli arti, atteggiamenti posturali viziati, traumi da sport, mal di testa, dolori delle articolazioni temporomandibolari (dolori riferiti alla mandibola o in prossimità dell’orecchio e legati ad un’alterata occlusione dentale), ma anche a problemi come tosse ed asma , cicatrici postchirurgiche ecc.
In un primo incontro col terapeuta avviene la raccolta delle notizie riguardo la storia clinica del bambino, la valutazione funzionale e viene progettato il piano di trattamento più adatto.
A cura della Dottoressa Veronica Viscione
Riabilmente offre anche questo (NON CONVENZIONATO, purtroppo), fisioterapia ed osteopatia coniugate in tutte le loro declinazioni.
La nostra Dottoressa Veronica Viscione, ha preparato risposte alle domande più comuni:
A chi si rivolge: se hai dolori al collo, alla schiena, se hai avuto un trauma da contusione, distorsione, frattura, se hai perso mobilità in seguito ad uno di questi eventi; se hai mal di testa, se hai una postura sbagliata o squilibrata, in tutti questi casi ed in tutti gli altri casi in cui un dolore ti impedisce di vivere serenamente o di rinunciare a delle attività motorie del tuo quotidiano allora possiamo aiutarti.
Come agisce: le tecniche riabilitative fisioterapiche e quelle manipolative osteopatiche sono effettuate dal terapeuta attraverso manovre dolci e vengono proposti esercizi per migliorare la funzione e rendere più efficace e veloce il recupero dello stato di salute.
Un paziente in genere arriva con una diagnosi di uno specialista e la prescrizione di fisioterapia o dell’osteopatia; in molti altri casi il paziente decide di fare autonomamente una valutazione dal terapeuta, in entrambe i casi ci sarà un primo incontro durante il quale si stabilisce un piano di trattamento.
Scopo del trattamento: l’obiettivo della fisioterapia e dell’osteopatia è ridurre la sintomatologia dolorosa, recuperare la funzione motoria persa (ad esempio, una distorsione della caviglia oltre al dolore mi impedirà di camminare bene, o a lungo), ripristinare una buona qualità della vita.
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Sono una ragazza perfettamente normale, con una vita normale, ma che da piccola era definita DIVERSA . Diversa perché ero dislessica, perché avevo degli strumenti che i miei compagni non avevano, perché gli insegnanti, alcune volte, mi davano attenzioni.
Mia madre vide che fin da piccola avevo alcuni “ritardi”, come ad esempio nel camminare o semplicemente nella parole e anche nel linguaggio. Lei mi portò da loro, che lei le chiamava Logopediste, ma che io non riuscivo a dargli una definizione perché per me erano estranei, erano persone che non rientravano nella mia conoscenza.
Non volevo andarci ogni volta per me era una vera e propria tortura, ma con il passare del tempo e soprattutto crescendo ho apprezzato quello che loro facevano per me.
Mi hanno aiutato a capire che il fatto che io ero diversa era una cosa molto positiva, che dovevo valorizzare questa diversità, sono riuscita ad avere carattere ed a non dire più SI ma riuscivo anche a dire NO, riuscivo a rispondere a quelle persone che mi prendevano in giro per la mia diversità, ma di ciò ne facevo un mio punto forte. In quei momenti mi sentivo forte, imbattibile e ancora oggi mi ci sento, non perché sono diversa ma perché accetto il fatto che lo sono. Oggi ho 18 anni faccio il quarto liceo delle scienze umane e ho una bellissima pagella, come ho già detto sono una ragazza PERFETTAMENTE NORMALE.
Carlotta Iacorossi
Sono Francesca Sonnino, sono stata una delle sue logopediste. Le ho detto oggi che no, lei non è normale. Non è normale perché non è nella norma dover lottare con se stessi già a sei anni, non è normale arrivare alla consapevolezza di sé prima dei 12 anni, non è normale doversi informare sui propri diritti ed imporli già alle scuole medie.
E non è normale, per i ragazzi DSA, avere grandi sogni e perseguirli.
Carlotta ha vinto, comunque vada, ha vinto.